CALCIO E BASKET MESTRE, OBIETTIVO PLAYOFF
REALTA’ O SOLO SPERANZA?

di Paolo Scarfì

Strano a dirsi, ma calcio e basket a Mestre in questa annata sportiva 2023/2024 continuano a seguire percorsi paralleli. Ci eravamo infatti lasciati a dicembre con tutte e due le società che, dopo una partenza fulminea, avevano dovuto affrontare una preoccupante fase di crisi di gioco e risultati. Entrambe alle prese con delle classifiche molto corte che, se da una parte nascondevano preoccupanti pericoli di trovarsi immischiati nelle sabbie mobili della zona playout, dall’altra, con un paio di vittorie, potevano aprirsi ad orizzonti ben più incoraggianti, vedi ad esempio quelli della zona playoff.
Ad un certo punto, la dirigenza del calcio Mestre ha dovuto suo malgrado gestire ad inizio gennaio le dimissioni (dopo una serie di undici gare prive di vittorie) dell’allenatore Gianpietro Zecchin, cui è subentrato Giulio Giacomin, un passato da giocatore al Cittadella ed esperienze da allenatore nelle giovanili granata e poi in prima squadra con il Sandonà in Eccellenza (oltre che vice tecnico con la Ternana e collaboratore tecnico a Pisa).
Il neo tecnico arancionero ha fatto subito breccia nello spogliatoio mestrino, toccando le corde giuste e riportando la giusta serenità nei giocatori per la preparazione delle partite. Maggior concretezza in attacco e più attenzione in fase difensiva hanno sùbito ridato grinta, mordente e slancio all’ambiente, a partire dal successo per 2 – 0 sulla Luparense: un filotto di cinque risultati utili di fila (quattro vittorie ed un pareggio) che hanno catapultato gli orange sino al sesto posto, con vista playoff. “Ciliegina sulla torta”, indubbiamente, il prestigioso successo nel sentitissimo derby con il Treviso, giocato in uno stadio Francesco Baracca al culmine dell’entusiasmo e che è poi esploso di gioia al gol che ha decisa la sfida, autore Alberto Brigati il quale ha così “vendicato” la sconfitta dell’andata, giunta, beffarda, ad un minuto del novantesimo.
Capitolo a parte, la restrizione dei biglietti alla tifoseria biancazzurra da parte delle autorità competenti delle forze dell’ordine, soluzione pensata al fine di poter prevenire eventuali incidenti tra le due tifoserie, con i supporter trevigiani che hanno poi rinunciato a seguire la partita allo stadio.
Ma proprio nel momento in cui la compagine di Giacomin pareva volare con il vento in poppa, è arrivata la bruciante sconfitta (2 – 0) subita da un Cjarlins Muzane che, da squadra potenzialmente d’alta classifica, si era ritrovata nei bassifondi della graduatoria. E questo con alle porte la gara interna contro la capolista Clodiense, che in questa stagione pare proprio aver ipotecato la tanto agognata promozione in serie C. Fare punti contro la corazzata chioggiotta sarà davvero impresa ardua, ma ovviamente non impossibile, poi mancheranno nove gare al termine della stagione regolare e tutto potrà ancora succedere..
E la palla a spicchi? Pure qui il cammino della Gemini è un continuo sali e scendi, o il contrario, se preferite… A vittorie convincenti, fanno seguito sconfitte che lasciano perplessi ed alimentano i dubbi circa un roster sul quale tifosi e appassionati mestrini si dibattono in continuazione. Un dato, evidente, contraddistingue il campionato del gruppo di coach Cece Ciocca: se in casa il palasport Taliercio si è dimostrato quasi invalicabile con solo due ko, fuori dal parquet di via Cavergnago i biancorossi hanno sempre faticato, ottenendo appena due vittorie corsare. L’obiettivo dichiarato dalla società è sempre stato quello di entrare nei playoff (quindi entro i primi otto posti). Al contrario delle vicende calcistiche, la società cestistica, nel momento di massima difficoltà, ha ritenuto di mantenere la fiducia intatta al tecnico (anzi Ciocca ha già rinnovato per altre due stagioni) e cambiare invece nel reparto giocatori.
Quindi Fabio Bugatti (ruolo ala) e Ivan Morgillo (pivot), che non avevano soddisfatto le attese, hanno lasciato Mestre in direzione Vicenza e Matelica (provincia di Macerata) per far posto a due nuovi arrivi di spessore e qualità: il primo, arrivato ad inizio dicembre, è Sven Smajlagic, guardia croata proveniente dal Cibona Zagabria, giocatore dotato di gran tiro e tecnica, ma anche di presenza a rimbalzo (altezza mt. 1,93). Giocatore accolto come grande colpo e che ha galvanizzato subito la sempre appassionata tifoseria del grifone mestrino. Il secondo nuovo prospetto è invece Simone Aromando, presentato il 19 gennaio, ala grande (altezza mt. 2,00) di ottimo impatto fisico sotto le plance e con buona capacità al tiro, in uscita da Faenza e che la dirigenza mestrina non si è lasciata scappare, avendolo visto direttamente all’opera nella gara disputata appena una settimana prima. Uno sforzo economico certo, e quindi la colorata e rumorosa curva biancorossa, non ha mancato, con striscione esposto e cori dedicati, di ringraziare dell’intervento il patron Gemini, Giorgio Querci.
I due nuovi arrivi sinora non hanno deluso le attese, a volte letteralmente trascinando Mestre alla vittoria come nel loro debutto: Smajlagic, 21 punti nel successo contro la Virtus Imola, e Aromando 24 punti realizzati nella vittoria contro Jesi. Purtroppo, sconfitte esterne come quelle contro Taranto a dicembre e Vicenza a gennaio (ambedue squadre relegate nel fondo della classifica) avevano di molto raffreddato l’ambiente mestrino e rinfocolato le critiche e la dialettica di chi vede una squadra mancante di un pivot dominante sotto canestro o di chi invece imputa le basse percentuali al tiro dalla lunga distanza, come causa di cadute inaspettate. Sicuramente infortuni e acciacchi vari, con la conseguente mancanza di poter allenare la squadra al completo, non hanno aiutato coach Ciocca che, anch’esso, aveva dovuto cedere il passo al suo vice Giacomo Statua a causa di una lunga malattia.
Febbraio, invece, è stato un mese tutto sommato positivo, con le larghe vittorie su Ravenna e Padova che hanno rifatto salire i decibel del tifo, buone prestazioni alle quali ha fatto seguito la pazzesca partita di Imola, sponda Andrea Costa, con la Gemini sotto di ben 19 punti ad inizio ultimo quarto, ma capace incredibilmente di ribaltare la situazione negativa, vincendo di due punti (79 – 81). Gara che rimarrà nella storia del basket mestrino e nei cuori dei molti tifosi che avevano seguito la squadra nella trasferta emiliana. La recente, onorevole, sconfitta interna contro la capolista Ruvo (58 – 66) al termine di una gara a tratti vibrante e con grande polemica finale verso una direzione arbitrale parsa troppo benevola a favore dell’indubbiamente forte compagine pugliese, ha visto il gradito ritorno di un grande ex play quale Mauro Procaccini (osannato e omaggiato dal pubblico del Taliercio) e ha comunque mantenuto Mestre all’ottavo posto con 26 punti (13 vittorie e 13 sconfitte), seppur in coabitazione con Faenza, Virtus e Andrea Costa Imola. Ad otto giornate dalla fine della regular season, quindi, tutto è ancora aperto.
 
 
   
 
  
 
 
Due momenti della stagione 2023/2024 di Calcio Mestre e Gemini Basket Mestre in queste immagini tratte dall'archivio personale di Paolo Scarfì
(gentile concessione per "Il Trimestrale")