LA RINNOVATA SALA STAMPA DEL "PENZO"

INTITOLATA ALLA MEMORIA DI LUCA MIANI

di Umberto Sent

Luca Miani: alzi la mano, specie tra gli appassionati di sport, chi non ne ha mai sentito parlare o chi, sulle pagine sportive dell’edizione di Venezia del quotidiano “Il Gazzettino”, non ha mai letto un suo articolo, in particolare quelli, da prima firma, relativi al Venezia calcio (in tutte le sue evoluzioni, dal neroverde alla forma attuale, passando per la storica fusione con il Mestre, ben tre fallimenti e altrettante rinascite). Lo stadio “Pier Luigi Penzo” a Sant’Elena era la ‘sua’ casa, il Venezia la sua più grande passione che si univa a quella di giornalista, tanto da iniziare a seguire, a partire dalla metà circa degli Anni Ottanta del secolo scorso, le vicende e le partite interne ed esterne dei neroverdi (poi arancioneroverdi) proprio per le colonne de “Il Gazzettino”. Quotidiano per il quale è stato quindi ininterrottamente per oltre trent’anni responsabile delle pagine di sport di tutta la provincia in redazione Cronaca: inizialmente, ma per un breve periodo, in quella di Venezia centro storico, e poi, definitivamente, in quella di Mestre, nella sede centrale di Via Torino. Fino a quel fatidico 23 ottobre 2019, quando (a soli 59 anni, ancora in pieno servizio) la sua penna si bloccò di colpo e i lettori da un giorno all’altro non videro più pubblicata la sua firma sugli scritti che tutti, fino a quel momento, avevano potuto apprezzare.

Ora, la rinnovata Sala Stampa del “Penzo” porta il nome di Luca Miani: si è così concretizzato l’impegno (ritardato solo dalla pandemia di Covid-19) preso dalla Giunta Comunale con una delibera nata, all’indomani della scomparsa del giornalista, da un’idea del consigliere Paolino D’Anna, promossa dall’assessore alla Toponomastica, Paola Mar, e sollecitata anche dal Sindaco, Luigi Brugnaro. Il vicesindaco e assessore allo Sport, Andrea Tomaello, ha quindi portato a termine l’operazione, che ha trovato il pieno e convinto appoggio, oltre che de “Il Gazzettino”, anche del Venezia Fc, in particolare nella persona del Business Director, Gianluca Santaniello. Quindi, il 26 agosto 2023 (prima della sfida di serie B tra Venezia Fc e Cosenza), la cerimonia di intitolazione, presenti, oltre al padre Roberto, la moglie Francesca e la figlia Camilla, cui è spettato scoprire la targa commemorativa con il nome del suo papà. Una cerimonia breve e semplice nella sua essenza, ma carica di significati. Tiziano Graziottin, che con Miani ha condiviso fianco a fianco undici anni di cammino lavorativo nella sua qualità di capo dell’edizione di Venezia e Mestre de “Il Gazzettino”, lo ha ricordato come “riferimento per tutto il mondo dello sport veneziano”, sottolineando poi come, sul piano professionale, Luca sia stato l’espressione di un “giornalismo terzo”, in grado cioè di “rappresentare la realtà in modo corretto ed imparziale”, così come ogni buon giornalista degno di tale nome dovrebbe fare. In questo senso non si può poi dimenticare anche l’attività sindacale portata avanti negli anni  sempre con serietà e passione da Miani, con il suo impegno nell’Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana), di cui è stato consigliere regionale e nazionale, e nell’Assostampa Veneziana, della quale era fiduciario.

Considerato un po’ come il “capitano” per tantissimi collaboratori sportivi de “Il Gazzettino”, pur nella sua proverbiale schiettezza, Luca però non ha mai mancato di tirar fuori e mostrare fino in fondo il suo lato umano, in particolare nei confronti di quei colleghi che si trovavano in situazioni di difficoltà personale, specie per motivi di salute, ai quali faceva giungere la sua diretta reale vicinanza.

Chi scrive è diretto testimone di tutto quanto sinora riportato, essendo collaboratore de “Il Gazzettino” ininterrottamente da oltre trentacinque anni. Un rapporto che fu lo stesso Luca a propormi e a far avviare, nel 1987, alla luce delle pur brevi esperienze giornalistiche (tutte di matrice sportiva) che avevo sino ad allora maturato tra radio private e carta stampata. Una pagina di vita che mi riporta agli esordi nella professione, a partire dalla ‘mitica’ Radio San Marco Centrale che, con la voce dell’indimenticabile Ezio Donda, trasmetteva le radiocronache in diretta del Venezia calcio, le quali nel 1986 furono acquisite in esclusiva per una sola stagione (l’ultima prima della fusione con il Mestre) da Radio Città di Venezia, nella quale fu proprio Luca a chiedermi di entrare a far parte della Redazione Sportiva. A ciò si univano, sempre in quell’anno, anche i primi scritti per un periodico cartaceo che già da quattro anni era denominato (pensate un po’!!!) “Il Trimestrale”, ideato ed edito da un certo Renato Pitteri (il cui nonno, Primo Pitteri, fu nel 1907 tra i fondatori del Calcio Venezia nella Trattoria “Da Nane’ in Corte dell’Orso).

E così anche “Il Trimestrale” si unisce al coro (unanime) di quanto plaudono all’iniziativa che ha portato alla intitolazione della rinnovata Sala Stampa del “Penzo” a Luca Miani, un collega che non dimenticheremo mai.

 

Due immagini nel ricordo di Luca Miani:

il 26 agosto 2023, davanti a mamma Francesca, a nonno Roberto e ad altre autorità,

la figlia Camilla scopre la targa con cui la rinnovata Sala Stampa dello stadio “Penzo”

viene intitolata alla memoria del suo papà

(foto: Ufficio Stampa Comune di Venezia)

 

un bel primo piano del giornalista de “Il Gazzettino” in un momento conviviale nel 2017

(foto: archivio personale di Umberto Sent)

 

UN PLAYGROUND PER MATTEO MARCHIORI

di Umberto Sent

Anche il presidente federale, Gianni Petrucci, presenzierà domenica 17 settembre 2023 alle 11.30 a Mestre, nella parrocchia della Beata Vergine Addolorata retta da don Stefano Cannizzaro, alla cerimonia di intitolazione del ristrutturato playground a Matteo Marchiori, già presidente regionale Veneto e consigliere nazionale della Federazione Italiana Pallacanestro, scomparso oltre tre anni fa dopo un’agonia durata cinque mesi. E’ stata la stessa Fip, tra i vari progetti finanziati per i suoi 100 anni di vita, a stanziare un rilevante contributo per la messa a nuovo del campo di basket da dedicare a Marchiori all’interno del patronato “Papa Luciani” della parrocchia mestrina (che ha poi provveduto a coprire direttamente la restante parte degli ingenti costi dell’opera).

Sarà una giornata di festa per la pallacanestro giovanile del territorio e di grande emozione per tutti, soprattutto per l’adorata mamma Silvana, che tanto ha atteso che suo figlio venisse così ricordato. Ad annunciarlo con grande orgoglio sono lo stesso don Stefano e i moltissimi amici tanto cari a Matteo che, pur nel grande dolore di non avere più il suo sorriso tra loro, vedono oggi raggiunto l’obiettivo alla fine di un percorso fatto di intenso ed incessante impegno nel quale sono stati supportati, tra gli altri, dal precedente parroco, don Mauro, e dall’attuale presidente regionale Fip, Roberto Nardi.

Patronato e parrocchia della Beata Vergine Addolorata di Mestre sono stati i luoghi nei quali Matteo iniziò ad amare il gioco del basket, rendendosi protagonista e animatore di un omonimo centro minibasket, prima ideato da Paolo Ceccato. L’avventura proseguì poi con la creazione della squadra “Leoncino” che diede anche nome ad un importante torneo giovanile. Da lì, passo dopo passo, Matteo arrivò a fare del mondo del basket il suo habitat naturale.

L’innata capacità di attirare a sé tanto affetto e il suo grande talento nell’essere importante fulcro del mondo della pallacanestro, prima nella provincia veneziana, poi in Veneto e infine in tutta Italia, sono elementi che la Federazione ha sempre riconosciuto a Marchiori. Tanto che la presenza del presidente Petrucci alla cerimonia di intitolazione di domenica 17 settembre si aggiunge a quella che il 26 ottobre 2020, nella vicina Favaro Veneto, vide sempre il ‘numero uno’ della Fip intervenire con un accorato discorso ad una partecipatissima giornata in cui i tantissimi amici, oltre a moltissime personalità del basket locale e nazionale, ricordarono lo sfortunato dirigente federale con video e testimonianze. Fu proprio quello il giorno in cui, nella palestra “Rodari”, anche tramite una raccolta fondi tramite la vendita dei moltissimi “cimeli cestistici” che Matteo aveva raccolto in tanti anni, si accese la “miccia” di un progetto che ora diviene realtà.

 

UN BEL PRIMO PIANO DI MATTEO MARCHIORI
(FOTO DELL'ARCHIVIO PERSONALE DI PAOLO SCARFI')
 
 
L'AVANZAMENTO DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE DEL
PLAYGROUND "MATTEO MARCHIORI"
(FOTO DI PAOLO SCARFI')