LIBERI DI SOGNARE

di Ugo Gonfalone

 

                       Fiducia e desiderio vano percepisco,

                            stato confusionale mi conquista

                                    …..incoscienza….segreto….

                             Esperienza surreale cavalco.

                          Girovagando come un fantasma labile conduco il gioco.

                                         Ritrovo gloria,

                                            bellezza incantevole.

                                                        Ad occhi aperti …..

                                                           ……   sto sognando

                                                     Abbandono e curiosità mi avvolgono,

                                                         leggerezza mi assiste        

                                               fino a trovarmi nel sonno abissale ….

                                                         …. Ora focalizzo per proseguire

                                                                   … riesco a vedere la perfezione

 

 

 

 

A PIEDI NUDI SULLA SABBIA

di Ilaria Barlese

 

Finalmente abbiamo preparato i bagagli: la macchina è carica di borsoni, viveri, giochi, e noi siamo pronti a partire, tre umani e una cagnetta (che poi è più umana di certi umani) in direzione mare!

Scegliamo una meta non troppo lontana, anzi vicinissima, perché la vacanza inizia dal viaggio ma a noi la macchina sta stretta… e così in poco tempo siamo già arrivati. Sistemiamo per benino le nostre cose, io e lui, perché la bestiolina (quella a due zampe) ignora ancora il significato della parola ordine, e poi andiamo tutti a vedere il mare, evviva!!!

Sì, avete capito bene, ho detto “vedere il mare”: la vera vacanza è questa, per me. Ho bisogno di vederlo, di osservare da lontano quella sua vastità che si manifesta sempre di più mano a mano che mi avvicino; di ascoltare la sua voce che cresce, di immaginare cosa racchiude nelle sue profondità.

Sentire la sua carezza sulla pelle è solo l’ultima delle sensazioni di cui sento la necessità. Mi piace, certo, ma potrei stare giorni e giorni senza toccarlo, il mare, mi basta vederlo, per stare subito meglio.

Mi piace la sensazione di affondare coi piedi nudi nella sabbia mentre cammino, lo sguardo verso l’acqua, in ascolto. Mi piace quell’avanzare un po' incerto, quel cercare ad ogni passo un nuovo equilibrio, a tratti faticoso. Mi ci perdo, ecco.

Questa per Luna è la prima volta. Adora la sabbia, perché è facile da scavare, ci si rotola e ci sguazza, come se fosse acqua. E invece il mare lo teme, almeno per ora… ci cammina vicino, lo osserva, lo studia, ma non ci entra. Resta lì, con le zampe dentro alla sabbia, in ascolto. Mi fa una gran tenerezza, vedere le nostre impronte, diverse eppure simili. E mi accorgo di essere felice.

 

 

 

VENEZIA E' VIVA

di Bianca Viviani

 

Da veneziana ho la fortuna di ammirare ogni giorno la dimostrazione del genio umano. Si dice che che il bisogno aguzzi l'ingegno e non si può non riconoscere la grandezza dell'opera realizzata nel corso dei secoli dai veneziani in laguna, quando per sfuggire alle invasioni barbariche del V secolo approdarono su queste zolle di terra lagunari, riconoscendone le potenzialità che questo luogo poteva offrirgli: una difesa naturale dagli attacchi di possibili invasori, tanto da non richiedere la costruzione di mura, fatta eccezione per l'Arsenale dove andavano custoditi i segreti della flotta della Serenissima; un accesso diretto verso i mari del Mediterraneo nonché punto strategico per gli scambi tra Oriente ed Occidente, che ha reso celebre la sua fama di città di mercanti; la solidità del Caranto che ha permesso la costruzione della più bella città del mondo, tuttora ammirabile.

 

Se la storia moderna ha cambiato il ruolo centrale della città e della Serenissima nella politica e nell'economia internazionale, Venezia non ha mai smesso di primeggiare in altri campi, tra cui ha spiccato quello culturale e di intrattenimento sociale. Tra il Settecento e l'Ottocento è stata la città del divertimento per antonomasia con una vita teatrale molto intensa, rinvigorita dalle opere di Carlo Golodni e Gasparo Gozzi. Attrae artisti, scrittori e intellettuali da tutto il mondo, da Goethe a Proust, che partecipano al Carnevale, agli spettacoli e alle feste nei Casini, piccole case solitamente adiacenti ai palazzi principali destinate ai ricevimenti non ufficiali e politici. È una delle tappe del Grand Tour, lungo viaggio attraverso l'Europa continentale che compiva l'aristocrazia europea per arricchire i loro saperi e che ha dato i natali a quel fenomeno più recente chiamato turismo.

Oggi la città conosce un turismo molto diverso dal Grand Tour: a lato di un turismo fatto per soddisfare una voglia di scoperta, di conoscenza e di cultura, si registra un turismo di massa, che si traduce spesso in “mordi e fuggi” e che rischia di essere poco rispettoso della città e dei suoi delicati equilibri. A contrastare questa tendenza però restano i suoi residenti che ogni giorno credono nelle sfide che la città richiede ma che gli regala in cambio una qualità e uno stile di vita raramente possibile in un tessuto urbano. Un altro fenomeno chiave che può aiutare la città a continuare a risplendere si rileva dal lavoro delle svariate associazioni che operano sul territorio. Dalle associazioni sportive, come le Remiere che permettono di far perpetuare una tradizione importantissima come quella della voga alla veneziana, ai comitati di salvaguardia e alle  associazioni culturali che, non solo arricchiscono l'agenda degli eventi della città ma svolgono un ruolo fondamentale per lo scambio e l'incontro tra i cittadini, di tutte le età. Ne sono un esempio l'organizzazione delle sagre estive, di piccoli festival di teatro come Venice Open Stage, delle rassegne cinematografiche di Rete Cinema in Laguna, del festival Leofanti e di Cinema Galleggiante o ancora dai mercati di autoproduzioni indipendenti alimentari e non solo come quelli organizzati da Manos presso Spiazzi o da About.

L'elenco, per fortuna, è lungo e a queste iniziative dal basso e spontanee si aggiunge il lavoro svolto da istituzioni e fondazioni, soprattutto in ambito artistico e culturale: dalle mostre e iniziative artistiche proposte dai musei civici, dalla Biennale, da Palazzo Grassi e Punta della Dogana, dalla Guggenheim, dalle Stanze del Vetro e dalle nuove Stanze della Fotografia ai cartelloni di respiro musicale della Fenice, del Malibran o ancora dallo Squero e dal Palazzetto Bru Zane. Questa vivacità culturale è sicuramente positiva e fondamentale per tenere in vita la città. Per garantirne la continuità occorre però consapevolezza e partecipazione da parte di tutti: dai residenti ma anche dai passanti che la visitano a bocca aperta, ammirati da tanta bellezza, che, come diceva uno dei più grandi romanzieri e pensatori di tutti i tempi, potrebbe salvare il mondo!